Salute della mente, ora è possibile curare le ansie con uno strumento che nessuno si aspetta. Di cosa si tratta
L’ansia e la depressione, sono dei disturbi che purtroppo, dall’avvento della pandemia, sono aumentati anche parecchio.
Un rapporto dell’ISS, infatti, aveva fatto emergere come il 40% degli italiani abbia manifestato dei segni di disagio dal punto di vista psicologico proprio nel corso dell’emergenza Covid. Si è trattato, dopotutto, di un forte choc che peraltro è stato ancor più accentuato dai lockdown, il non poter uscire di casa, o poterlo fare solo a determinate condizioni e tutto il resto.
Questo ha portato, chiaramente, a una crescita della crisi di ansia o di depressione. Parlarne, però, è sempre di aiuto. Ed è a tal proposito che un nuovo strumento è stato introdotto per aiutare coloro che hanno necessità di parlare sul momento. Scopriamo insieme di che cosa si tratta nel dettaglio.
Salute della mente, con questo strumento si può intervenire contro ansie e depressione: di cosa si tratta
La pandemia ha segnato un momento di cambiamento importante nelle vite delle persone. Ognuno ha reagito con i propri strumenti interiori a disposizione, ma per alcuni sono affiorate ansie e depressione.
Oggigiorno, tra gli strumenti che si usano per combattere questi due problemi, c’è l’IA (intelligenza artificiale). Ma come può, l’IA, aiutare chi soffre di questi disagi psicologici? Esistono chatbot terapeutici che possono garantire un sostegno immediato. Il loro aiuto consiste nel dare consigli sulla gestione dell’ansia e pensieri parassiti.
Ci sono, poi, ambienti di realtà virtuale. Questi portano gli utenti a fare sedute di terapia interattive, e in questo modo si crea un ambiente in cui parlare dei timori che preoccupano e su come gestire lo stress. L’IA è anche in grado di elaborare dei dati per creare trattamenti personalizzati per i vari utenti.
Negli ultimi tempi, dunque, si parla di come adottare l’IA in psicologia, perché ultimamente c’è grande richiesta di cure da parte degli utenti e gli psicologi faticherebbero a gestirle. L’IA potrebbe essere di aiuto per personalizzare le terapie e rendere più efficace la cura, ma ci sono ancora dei limiti non indifferenti e questo, soprattutto per la privacy. La protezione dei dati e il fatto che manchi l’interazione umana potrebbero rendere meno efficace il trattamento.
Dunque, in futuro, si dovrà saper creare un equilibrio tra IA e rapporto umano, il che potrebbe avere risultati efficaci.
