Apple ha intensificato la sua strategia di intelligenza artificiale dopo aver parlato con diversi potenziali partner tra cui Meta.
Per migliorare le sue capacità di intelligenza artificiale, Apple è in trattative con Meta e altre startup per portare nuove funzionalità sugli iPhone. In altre parole, la casa di Cupertino è pronta a fare il salto di qualità in termini di IA e sarebbe in trattativa con le grandi aziende tecnologiche che sono anche “rivali” sotto alcuni aspetti. Tuttavia, l’esito dell’accordo per ora resta in sospeso.
Il ‘Wall Street Journal‘ ha riferito qualche giorno fa che la società madre di Facebook e Instagram, ovvero Meta, potrebbe integrare il suo modello di intelligenza artificiale generativa nel nuovo sistema IA di Apple per iPhone 16. Il produttore di iPhone e il colosso dei social media sarebbero pronti a siglare un accordo storico che passa attraverso l’integrazione del modello AI di Meta nell’Apple Intelligence recentemente annunciata dall’azienda.
Come accennato in precedenza, la tecnologia in questione sarà implementata su varie app, inclusa Siri, con spazio anche per il supporto esterno di ChatGPT. Meta e altre società che lavorano su prodotti di intelligenza artificiale generativa sperano di trarre vantaggio dalla massiccia distribuzione di Apple. Da parte sua, il colosso della telefonia mobile ha dichiarato di voler collaborare anche con partner come OpenAI per attività di intelligenza artificiale più complesse.
Nell’ambito di Apple Intelligence, infatti, la società ha annunciato una partnership con OpenAI che consentirà a Siri di accedere a ChatGPT direttamente su iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia per fornire risposte più performanti in situazioni importanti. L’uso di ChatGPT sarà facoltativo, quindi gli utenti che non vogliono avvalersi di tale tecnologia potranno astenersi e continuare a utilizzare le nuove funzionalità AI di Apple.
Parlando alla WWDC 2024, Craig Federighi, vicepresidente senior dell’ingegneria del software di Apple, ha affermato che l’azienda vuole offrire ai propri utenti la possibilità di scegliere tra diversi modelli di intelligenza artificiale. Federighi ha anche suggerito che Google Gemini potrebbe essere un’opzione in futuro.
Al momento quella tra Apple e Open AI non è una partnership commerciale e lo stesso ‘Wall Street Journal‘ ha evidenziato come tutti gli incontri che si sono tenuti con altre società di intelligenza artificiale hanno seguito la stessa ratio. C’è da dire però che le aziende di intelligenza artificiale potranno vendere abbonamenti premium dei loro servizi attraverso Apple Intelligence e la casa di Cupertino prenderà una commissione sulle vendite.
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