La perdita della memoria arriva solo quando il male è già avanzato: ci sono tre sintomi iniziali che indicano già la demenza senile.
La forma più tristemente comune è la malattia di Alzheimer, ma sono tante le forme di demenza che possono avere conseguenze invalidanti per chi ne viene colpito. Sintomi che influenzano la memoria, il pensiero e le abilità sociali in modo abbastanza grave da interferire con la vita quotidiana. Ecco tre sintomi che pochi conoscono.
La demenza è causata da danni alle cellule cerebrali che interferiscono con la capacità delle cellule di comunicare tra loro. Diversi tipi di demenza sono associati a particolari tipi di danni cerebrali. Il cervello è l’organo più affascinante del nostro corpo, perché è anche il più oscuro, quello su cui conosciamo meno dettagli e meno meccanismi.
Quindi, la scienza sta ancora cercando di identificare compiutamente i motivi per cui insorge la demenza. Tra i fattori che la possono scatenare, sicuramente età, fattori genetici e storia familiare. Ma anche lo stile di vita può influire: fattori come il fumo, l’alcolismo, l’ipertensione, il diabete e l’obesità possono aumentare il rischio.
I sintomi iniziali della demenza possono essere sottili e variare a seconda del tipo specifico. Prima di arrivare alla perdita della memoria però, che è il sintomo più individualizzante (soprattutto, per esempio, per l’Alzheimer), vi sono altri segnali che spesso vengono sottovalutati.
Demenza senile: tre sintomi spesso sottovalutati
Diagnosticare la demenza può essere complesso e richiede una valutazione completa. Gli specialisti utilizzano una combinazione di anamnesi medica, esami fisici, test cognitivi e, se necessario, scansioni cerebrali. Ovviamente, il consiglio è sempre quello di affidarsi a medici e specialisti. E, sicuramente, il consiglio è anche quello di non sottovalutare alcun sintomo, nemmeno uno di quelli che può essere visto come insignificante.
Le persone per cui il processo di demenza è già in corso potrebbero sperimentare mancanza di espressioni facciali anche quando parlano di qualcosa che provoca loro forti emozioni. Anche visione alterata e vere e proprie allucinazioni è qualcosa che dovrebbe far scattare il campanello d’allarme, così come cambiamenti nel modo di camminare e/o un’andatura molto goffa e lenta. Chi è affetto da demenza spesso presenta problemi di deambulazione e di coordinazione.
Alcuni cambiamenti nello stile di vita possono ridurre il rischio di sviluppare demenza. Per esempio, l’esercizio fisico regolare, che non aiuta solo il corpo, ma anche la mente. Attività che stimolano il cervello come leggere, giocare a scacchi o imparare nuove abilità. Infine, soprattutto per i più anziani, l’isolamento può essere fatale. Mantenere relazioni sociali attive può avere un effetto protettivo contro la demenza.