Preparatevi a “odiare” le tasse ancora di più: in Italia paghiamo certe imposte strane e assurde che fanno arrabbiare non poco.
Proponiamo un elenco di tutte le tasse più strane che gli italiani sono costretti a pagare. Alla fine non saprete se ridere o piangere perché alcune imposte sembreranno completamente assurde. Noi italiani ci lamentiamo molto spesso delle tasse che paghiamo. In effetti la nostra Nazione è tra i Paesi con una pressione fiscale molto alta.
Vige l’obbligo per i cittadini di contribuire al sostentamento delle spese dello Stato, così come sancito dalla Costituzione nell’articolo 53, ma questo non significa imporre imposte per ogni cosa. Tutti devono contribuite alle spese e in cambio avranno servizi di cui approfittare. Ci sarebbe molto da dire in tal senso dato che spesso questi servizi lasciano a desiderare.
Naturalmente l’importo delle tasse varia in base alle risorse e a determinate soglie economiche (criterio di progressività), ma spesso questa differenziazione non basta e tanti lavoratori faticano a star dietro all’obbligo. Tra le tasse più odiate il bollo auto e il Canone RAI, eppure ci sono tante altre imposte che paghiamo e che fanno rimanere basiti.
Un primo caso “assurdo” in cui si chiedono agli italiani dei soldi è al momento della morte. Pur non essendoci una vera e propria tassa quando si muore c’è un costo da pagare e devono sostenerlo i familiari del deceduto. Anche solo per richiedere l’emissione del certificato di constatazione del decesso all’ASL bisogna pagare. Poi il funerale, la sepoltura, l’eventuale cremazione, la somma finale raggiunge cifre decisamente importanti.
In Italia si paga anche l’occupazione del suolo pubblico (Tosap) a Comuni e Province e la tassa sull’ombra. Qualora si installi una tenda che faccia ombra sul marciapiede, allora si dovrà versare una somma legata alla Tosap. Sarà il Comune a decidere se applicare questa tassa o meno. Anche balconi e ballatori sono tassati se fanno ombra su una strada pubblica (Articolo 38 comma 1 del Decreto 507/1993).
Per chi raccoglie funghi, invece, c’è un’imposta di bollo da pagare per poter procedere legata al superamento di un corso volto a riconoscere i funghi commestibili da quelli pericolosi. Infine, tra le tasse più strane inseriamo un obbligo che ancora vige nonostante i tempi siano cambiati. Parliamo della tassa sulla bonifica delle paludi trasformate in terre coltivabili. Si tratta di un contributo minimo – a Napoli, ad esempio, è pari a 17 euro all’anno – che se non pagato può generare cartelle esattoriali.
Giornalista pubblicista, Web content writer, scrittrice e mediatrice familiare. Laureata in sociologia-analisi delle politiche sociali. Mi occupo della stesura di articoli toccando varie tematiche tra cui economia, salute, tecnologia, attualità. In questo modo posso coltivare la mia passione per la scrittura e cercare di rendere fruibili le informazioni ad un maggior numero di persone.
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