Nel format di Rai 1 Reazione a Catena è accaduto qualcosa che ha portato la Rai addirittura alla “censura”: ecco di cosa si tratta.
In questo periodo Pino Insegno è impegnato alla conduzione di Reazione a Catena. Dopo aver vissuto un’esperienza travolgente nel 2006 con il Mercante in fiera su Italia 1, nell’ultimo periodo è stato oggetto di numerose critiche in Rai a causa degli ascolti poco soddisfacenti. Una situazione che però non ha portato Pino Insegno a gettare la spugna in quanto pare che questa volta sia riuscendo a portare a casa delle soddisfazioni.
L’ex comico per molti anni ha lavorato insieme alla Premiata Ditta e dopo tanti anni finalmente è riuscito a ritrovare il suo posto nel mondo del piccolo schermo nella fascia preserale. In realtà, all’inizio Pino Insegno avrebbe dovuto essere al timone de L’Eredità anche se, visto il flop auditel del Mercante in fiera, i vertici Rai hanno deciso di cambiare le carte in tavola e affidare il format a Marco Liorni.
E così all’ex comico è stato dato il programma Reazione a Catena, una scelta che sembrerebbe essere quella giusta proprio per via degli ascolti che il conduttore sta ottenendo. In ogni caso però non è sfuggito un evento particolare che ha spinto la Rai a censurare alcune parole che si stavano pronunciando. Ecco che cosa è successo.
Reazione a Catena, la decisione della Rai spiazza tutti
Nel corso della puntata di Reazione a catena del 24 giugno molti sono stati coloro che hanno sentito chiaramente un bip, un suono che ha insospettito i telespettatori del quiz di Rai 1. Questo suono inatteso è stato utilizzato nel momento in cui la concorrente stava dando una risposta, una decisione che ha dato vita a molte domande addirittura portando gli italiani a ipotizzare che la giocatrice in gara sia stata “censurata”.
Ma cos’è accaduto che ha spinto la TV di Stato a prendere in mano la situazione e a intervenire in questo modo? In realtà nulla di sconvolgente. Durante l’Intesa Vincente, infatti, Simonetta e Claudia delle Blondie hanno provato a fare indovinare la parola “colla” alla loro compagna di squadra che però non ha risposto come sperato.
La parola, infatti, era colla, ma la concorrente ha risposto (leggendo il labiale) “scotch”. Si tratta di un termine ormai entrato a pieno titolo nel linguaggio comune, eppure la parola è stata bippata perché scotch è il nome proprio dell’omonima azienda e non si possono fare riferimenti commerciali durante il gioco.