Addio ad Ape sociale nel 2025: se non vuoi perdere “l’ultimo treno” devi fare domanda entro luglio. Vediamo tutto nei dettagli.
Il Governo è già al lavoro per la prossima manovra di Bilancio e, molto probabilmente, sarà una manovra fatta di tagli per quel che riguarda le misure di prepensionamento. Infatti l’Italia spende troppo per le pensioni anche se, paradossalmente, le pensioni italiane sono tra le più basse d’Europa.
Tra le misure che potremmo non ritrovare nel 2025 ci sono le pensioni a quote – come Quota 41 e Quota 103 – ma anche Ape sociale che si rivolge a categorie specifiche e che consente di smettere di lavorare a 63 anni e 5 mesi con 30 anni di contributi. Ape sociale, a differenza di altre misure, non prevede la cristallizzazione dei requisiti.
Pertanto, se non fai domanda entro luglio, rischi di perdere tutto e di dover continuare a lavorare fino a 67 anni o anche oltre. Insomma, è l’ultima chiamata per Ape sociale: hai tempo solo fino a luglio per fare domanda di pensionamento con questa misura o rischi di restare incastrato a lavoro fino a 67 anni. Non perdere tempo perché molte misure verranno cancellate nel 2025.
Ape sociale è nata nel 2017 e in questi anni è stata molto sfruttata in quanto si rivolge ai disoccupati, ai caregiver, a chi svolge lavori usuranti e alle persone con disabilità. Questa misura, con ogni probabilità, non ci sarà nel 2025. Dunque affrettati a fare domanda perché la scadenza è a luglio.
Come anticipato, Ape sociale non prevede la cristallizzazione dei requisiti. La cristallizzazione “congela” i diritti acquisiti al momento del perfezionamento dei requisiti per andare in pensione anche se, nel frattempo, la misura di riferimento viene cancellata oppure se i requisiti vengono modificati. Misure come Opzione donna o Quota 100 prevedono la cristallizzazione dei requisiti, ad esempio. Ape sociale, invece, no.
La misura scade il 31 dicembre 2024 ed è improbabile che venga rinnovata per il 2025. Pertanto chi non riesce ad accedere alla pensione anticipata con Ape sociale entro il 2024, potrebbe dover continuare a lavorare fino al raggiungimento dei 67 anni, come ha stabilito la legge Fornero. Ricordiamo che Ape sociale non si rivolge a tutti ma solo alle seguenti categorie:
Per quest’ultima categoria, però, non bastano 30 anni di contributi ma ne servono almeno 36. Il requisito anagrafico, invece, resta di 63 anni e 5 mesi per tutti. Che cosa succederà nel 2025? Ancora presto per dirlo in quanto la bozza della manovra di Bilancio verrà presentata a ottobre. Tuttavia si possono già prevedere ampi tagli sui prepensionamenti che rischiano di far crollare il sistema previdenziale.
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