Non tutti sono a conoscenza del fatto che, usando questa semplice strategia fiscale si può andare in vacanza gratis!
L’estate è ormai iniziata e sono milioni gli italiani che stanno progettando le proprie vacanze estive al mare, lago o anche in montagna. Ovviamente per andare in vacanza occorre avere dei soldi da parte da poter spendere in tutta tranquillità tra alberghi, B&B, ristoranti o per tutte le attività che si desidera svolgere.
Visto il consistente esborso di soldi, non tutti gli italiani si possono permettere di andare in vacanza o, in altri casi, sono costretti a ridurre il numero di giorni che si possono permettere. Queste persone non sanno però che si può andare in vacanza gratis o quasi chiedendo aiuto ad un CAF o ad un commercialista. Ecco tutti i dettagli.
Andare in vacanza gratis? In questo modo si può!
È possibile usare in modo strategico la Dichiarazione dei Redditi 730 per finanziare le vacanze estive massimizzando detrazioni e crediti. Come ben sappiamo la Dichiarazione dei Redditi deve essere presentata ogni anno dai contribuenti e, in caso di crediti a favore, questi saranno erogati dallo Stato alcuni mesi dopo la presentazione del modello stesso.
L’importo del rimborso della Dichiarazione dei Redditi si basa sulla differenza tra le tasse trattenute dalla busta paga o dalla pensione e le tasse effettivamente dovute. Se hai pagato tasse in eccesso allora riceverai un rimborso. Se hai pagato meno delle tasse dovrai versare la differenza all’Agenzia delle Entrate.
L’utilizzo efficace delle detrazioni e dei crediti disponibili nel modulo 730 può effettivamente aumentare l’importo del rimborso, contribuendo potenzialmente alle spese delle vacanze. Se uno dei coniugi ha un reddito basso o nullo, l’altro può richiedere una detrazione coniugale, riducendo il proprio debito fiscale e aumentando il rimborso.
Ancora, i dipendenti con reddito annuo inferiore ad una certa soglia (attualmente 15.000 euro) possono recuperare il bonus IRPEF di 100 euro (ex Bonus Renzi) se non percepito durante tutto l’anno. Dunque, seguendo queste accortezze è davvero possibile andare in vacanza praticamente gratis.
Ricordiamo solo che, sebbene massimizzare il rimborso sia vantaggioso, è fondamentale comprendere la tempistica di elaborazione. Non è possibile ricevere il rimborso anticipato. La procedura standard prevede l’invio del modello 730, seguito dall’Agenzia delle Entrate che elabora la dichiarazione e calcola il rimborso. Il rimborso viene poi erogato direttamente sul conto bancario o sul cedolino della pensione del contribuente, in genere entro pochi mesi.
Tempi di rimborso e 730
Il metodo di invio del Modello 730 influisce infatti sui tempi di rimborso. Per chi presenta la domanda di sostituto d’imposta, il rimborso viene solitamente inserito nella busta paga o nel cedolino della pensione nei mesi di luglio o agosto rispettivamente per i dipendenti e per i pensionati. Chi invece presento il 730 senza Sostituto d’Imposta o Modello Redditi Persone Fisiche avrà un processo di rimborso più lento per questi metodi, impiegando potenzialmente fino a un anno.
L’Agenzia delle Entrate eroga il rimborso direttamente, o sul conto corrente del contribuente (se è previsto l’IBAN) oppure tramite assegno. In conclusione, sebbene l’utilizzo strategico della dichiarazione dei redditi 730 possa potenzialmente contribuire alle spese per le ferie, è essenziale gestire le aspettative relative alla tempistica del rimborso. Ricevere il rimborso anticipato non è un’opzione.