La pensione per le casalinghe è un riconoscimento per l’importante lavoro svolto: ecco quali sono i nuovi importi per il 2024.
Per anni snobbata, l’attività svolta dalle casalinghe è invece fondamentale nella vita familiare e sociale del nostro Paese. Fortunatamente, da qualche anno, la sensibilità attorno a queste figure è cambiata non solo in termini di rispetto e considerazione della loro attività, ma anche per ciò che concerne gli aspetti economici e fiscali. Ecco, allora, le novità riguardanti la pensione cui hanno diritto le casalinghe.
Come è ormai noto, le persone che svolgono l’attività in casa possono ricevere una pensione. Un riconoscimento doveroso per chi ha dedicato la propria vita alla cura dell’ambiente domestico che non significa, evidentemente, solo pulire, ordinare e rassettare, ma anche avere a cuore le sorti della famiglia. Le casalinghe sono dei pilastri su cui si posa il sistema familiare italiano. Questo, per anni, non è stato riconosciuto.
Oggi, però, anche il sistema fiscale e pensionistico italiano si sta adeguando agli standard internazionali che, da sempre, riconoscono il loro ruolo anche in termini previdenziali. Ebbene, queste persone adesso possono ottenere una pensione a tutti gli effetti se si iscrivono al Fondo casalinghe dell’INPS.
Questo fondo di previdenza è destinato a coloro che svolgono lavori di cura non retribuiti ed è aperto a persone di età compresa tra i 16 e i 65 anni. Per maturare una pensione finale attraverso il Fondo casalinghe, è necessario effettuare regolari versamenti contributivi. Per questo 2024 vi sono dei nuovi importi recentemente comunicati dall’INPS, ma entriamo nel dettaglio.
La legge stabilisce che si può accedere alla pensione con almeno 5 anni di contributi, purché l’importo maturato sia almeno 1,2 volte il valore dell’assegno sociale. I contributi da versare al fondo sono di 25,82 euro al mese per un minimo di 5 anni. I versamenti possono essere effettuati direttamente sul sito dell’INPS tramite il Portale dei Pagamenti, nella sezione “Fondo Casalinghe e Casalinghi“.
Ovviamente, l’importo e la durata dei versamenti influenzano direttamente l’ammontare della pensione futura. Giusto per rendere l’idea, per determinare l’importo dei contributi accreditati dall’INPS ogni anno, basta dividere la somma totale versata nell’anno di riferimento per 25,82 euro. Ad esempio, se si versano 309,84 euro in un anno (25,82 euro al mese per 12 mesi), si ottengono 12 mensilità di contributi.
Con versamenti minimi, quindi di 25,82 euro al mese per soli 5 anni, si ottiene una pensione di circa 7 euro al mese, erogata solo al compimento dei 65 anni. Per ottenere, invece, una pensione di circa 500 euro al mese, è necessario versare circa 300 euro al mese per almeno 30 anni.
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