La professione di badante è fondamentale per l’assistenza di malati e anziani. Ecco come si può risparmiare sulle assunzioni.
Figure fondamentali, le badanti. Per anni, la loro professione è rimasta in un limbo, sotto il profilo economico, fiscale e previdenziale. Oggi, fortunatamente, queste persone hanno molte più tutele. Anche chi vuole (e deve) assumerle può usufruire di una serie di incentivi molto interessanti e convenienti. Vediamo quali.
Dicevamo dell’importanza di queste figure professionali, che, negli anni, hanno innalzato esponenzialmente la propria qualità prestazionale. Con l’innalzamento dell’età media in Italia (che è tra i Paesi che ce l’hanno più elevata), il ruolo di un badante o di una badante assume connotati che, inizialmente erano sconosciuti e non contemplati.
Non si tratta, infatti, di una mera assistenza, che può essere di tipo sanitario, ma anche di tipo logistico, nello svolgimento delle più elementari attività quotidiane. Si tratta di una presenza che dà supporto morale, che contribuisce a contrastare la devastante solitudine che possono patire alcune persone, soprattutto le più anziane e quelle con disabilità.
I bonus per l’assunzione di una badante
Insomma, un’opera fondamentale che, evidentemente, va correttamente retribuita. Oggi, però, fortunatamente, anche per chi deve assumere queste persone esistono diversi bonus e diversi incentivi che possono facilitare il tutto. Esistono vari tipi di badante. C’è la badante convivente, che, appunto, vive sotto lo stesso tetto della persona che assiste. Esiste poi la badante a ore, che svolge un orario di lavoro, generalmente concordato con l’assistito stesso o con i suoi familiari.
E, infine, c’è la badante notturna, che trascorre solo la notte con l’assistito o l’assistita, per fornire supporto in una fascia oraria in genere piuttosto delicata. Il costo complessivo di una badante dipende da vari fattori, tra cui la tipologia di assistenza richiesta (diurna, notturna o 24 ore su 24), l’esperienza e le qualifiche della badante, la località e il livello di autosufficienza dell’assistito.
Secondo le tabelle retributive aggiornate al 2024, i costi medi sono di 1.000/1.300 euro al mese per una badante convivente, di 8-10 euro l’ora per una badante a ore e tra 800 e 1.200 euro al mese, in funzione della durata e della complessità dell’assistenza notturna. Per ridurre il costo complessivo dell’assunzione di una badante, esistono diverse agevolazioni fiscali e incentivi offerti dallo Stato italiano.
Per esempio, è possibile dedurre dal reddito complessivo le spese sostenute per l’assunzione di una badante (stipendio, contributi, ecc.). Mentre alcune regioni offrono contributi o bonus per le famiglie che assumono una badante regolarmente. Assumere una badante richiede una serie di passaggi burocratici. Il primo passo è la redazione e firma di un contratto che rispetti il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i lavoratori domestici.
Successivamente, è necessaria la registrazione presso l’INPS per l’apertura di una posizione contributiva e la comunicazione al Centro per l’Impiego. Per questi adempimenti, è spesso consigliabile farsi assistere da un consulente del lavoro, il quale richiede un onorario per il servizio reso.