La spiaggia libera per alcune zone d’Italia è diventata un miraggio ma quali sono i diritti dei cittadini che vogliono usufruirne?
L’estate è il periodo in cui molti italiani si riversano sulle spiagge, spesso affrontando situazioni ambigue riguardo l’accesso al mare attraverso gli stabilimenti balneari. Un problema comune è l’obbligo di pagare per accedere alla spiaggia o non poter fare il bagno nelle vicinanze di un lido senza acquistare un servizio.
Tuttavia esiste un modo legale per dire addio alle spiagge a pagamento ed entrare gratis nei lidi per fare il bagno. Analizziamo quindi la normativa italiana e dell’Unione Europea che disciplina l’accesso libero al mare, i diritti dei bagnanti e le responsabilità dei gestori dei lidi.
Le spiagge italiane appartengono al demanio marittimo, quindi sono proprietà dello Stato e accessibili a tutti i cittadini. Gli stabilimenti balneari operano su queste aree attraverso concessioni, che non trasferiscono la proprietà ma solo il diritto di gestire l’area a fini commerciali.
Per legge, sia italiana che europea, l’accesso al mare e il transito sulla battigia devono essere liberi e gratuiti. Gli stabilimenti balneari non possono chiedere un pagamento per il semplice passaggio alla spiaggia né possono impedire l’accesso alla battigia. I gestori possono però addebitare i servizi aggiuntivi, come l’affitto di lettini, sdraio e ombrelloni.
La battigia, definita come la fascia di spiaggia di circa cinque metri dal mare dove le onde si infrangono, deve essere accessibile a tutti. Nelle spiagge più piccole, questa fascia può essere ridotta a tre metri. Chiunque può transitare liberamente e fermarsi sulla battigia, ma non è permesso piazzare ombrelloni, sdraio o altri oggetti che ostacolino il passaggio o l’uso delle imbarcazioni di soccorso.
Se un gestore di stabilimento balneare richiede un pagamento per l’accesso alla spiaggia o impedisce l’ingresso, può essere segnalato alle autorità competenti, come la polizia municipale o la capitaneria di porto. Nei casi più gravi, potrebbe rischiare la revoca della concessione. Anche se il lido ha la concessione della spiaggia, l’accesso al mare e la possibilità di fare il bagno sono diritti garantiti.
Gli stabilimenti non possono vietare l’accesso al mare, anche se delimitano aree marine con barriere per servizi specifici. Queste barriere non possono impedire l’accesso libero e gratuito. I bagnanti possono portare cibo e bevande in spiaggia, anche negli stabilimenti balneari. Tuttavia, è importante rispettare il decoro e l’ambiente, evitando picnic estesi o barbecue, e assicurandosi di non lasciare rifiuti.
L’accesso degli animali alle spiagge è regolamentato a livello locale. In generale, i cani possono accedere se tenuti al guinzaglio o con la museruola, salvo divieti specifici. Gli stabilimenti balneari possono vietare l’accesso agli animali o, al contrario, chiedere autorizzazioni per consentirlo.
Sono Angela Marrelli e dal 2005 scrivo per un settimanale della Valle d'Aosta, occupandomi di eventi culturali come mostre, festival e rassegne. Sono giornalista pubblicista e realizzo interviste e reportage. Da oltre 10 anni scrivo anche per il web, trattando temi che spaziano dallo spettacolo al gossip, dall’attualità alla musica, dal lifestyle alla letteratura. Oltre a essere mamma, sono una blogger per passione, amante della fotografia e coltivatrice di rose eduli.
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