L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico odv, dubbiosa dell’efficacia dell’ordinanza che consente gli spostamenti ai cacciatori, ha chiesto al Presidente del Consiglio Conte, al Ministro degli affari regionali Boccia, al Ministro della salute Speranza e al Ministro dell’ambiente Costa, l’adozione dei provvedimenti amministrativi e giudiziari che ripristino la legalità e il contrasto alla pandemia di coronavirus Covid-19.
Con l’ordinanza Presidente Regione autonoma Sardegna n. 2 del 9 gennaio 2021, adottata per “contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da COVID-19 nel territorio regionale della Sardegna”sono stati “consentiti gli spostamenti – con mezzi propri e con la prescrizione dell’utilizzo degli stessi da non più di due persone conviventi comunque munite durante l’intera fase di permanenza a bordo di idonei dispositivi di protezione delle vie aeree – al di fuori del Comune di residenza, domicilio o abitazione per lo svolgimento dell’attività venatoria e dell’attività di controllo della fauna selvatica nei giorni in cui si applicano le misure di cui all’art. 2, del DPCM 3 dicembre 2020” (art. 1)fino al 15 gennaio 2021, salvo ulteriori provvedimenti di proroga.
Dal GrIG propongono sarcasticamente il Premio Nobel per la Medicina al Presidente della Sardegna. «Per contrastare la pandemia di coronavirus Covid-19 – scrivono – Solinas ha trovato una ricetta forse singolare, ma di sicuro fascino clientelare, consentire ai soli cacciatori di vagare in lungo e in largo nell’Isola. In realtà, la richiesta, con decisa forza persuasiva, l’ha fatta l’on. Eugenio Zoffili, e il condottiero sardista indipendentista d’obbedienza leghista ha prontamente eseguito. Infatti è ben nota..su Scherzi a parte “la fondamentale funzione dell’attività venatoria per la prevenzione e per il controllo sanitario della diffusione della Peste suina africana, nonché della diffusione del virus della sindrome emorragica virale, oltre che per scongiurare gravi danni all’agricoltura e prevenire gli incidenti stradali”.A parte il fatto che la peste suina, secondo proprio l’Amministrazione regionale Solinas, sarebbe già stata debellata, proprio standosene a casa i cacciatori potrebbero contribuire a diminuire gli incidenti stradali. Gli altri animali, quelli non bipedi, in Sardegna causano incidenti solo in aree ben definite (Alghero per il 50%), mentre la sindrome emorragica virale (MEV) è propria del Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus) nei confronti del quale la caccia è chiusa proprio per la sua rarità. In ogni caso, l’ordinanza viola palesemente le disposizioni del decreto-legge n. 1/2021 e del D.P.C.M. 3 dicembre 2020 richiamato» concludono dal GrIG.