Maldini dopo l’addio al Milan non dimentica, nuova polemica innescata nei confronti della dirigenza rossonera: dichiarazioni al veleno.
Sono giorni di grande curiosità e fermento nel mondo del calcio. In campo, dove si stanno svolgendo due tornei importanti come gli Europei e la Coppa America, e fuori, con il calciomercato che sta entrando nel vivo. Tra le società più attese in vista della prossima stagione, c’è il Milan, che riparte da Paulo Fonseca in panchina e nella sessione di trattative potrebbe mettere a segno diversi colpi importanti.
![Frecciata di Maldini contro la dirigenza del Milan](https://www.corrieresardo.it/wp-content/uploads/2024/06/Maldini-Corrieresardo.it-28062024-1.jpg)
Un Milan in cui appare sempre più preminente il ruolo di Zlatan Ibrahimovic, vero e proprio numero due del proprietario Gerry Cardinale. E’ stato lo svedese ad annunciare il nuovo allenatore e a metterci la faccia sul futuro dei big della squadra, garantendo sulla permanenza dei vari Maignan, Theo Hernandez, Leao, anche se in realtà non appare così semplice e ci saranno degli aspetti da chiarire.
Un ruolo però molto ingombrante quello dell’ex attaccante, che non vuole figure altrettanto ingombranti in società, tra la panchina e il resto dello staff. In questo senso, la stoccata di Antonio Conte, da nuovo tecnico del Napoli, è stata piuttosto palese. Il riferimento del pugliese al club milanista che non voleva una figura da manager mancava soltanto dei sottotitoli per essere lampante. E oltre a lui, anche un’altra figura polemizza con il modello dirigenziale del Diavolo.
Paolo Maldini ha ancora il dente avvelenato, eccome. La figura del direttore tecnico è stata importantissima per risollevare i rossoneri dopo anni bui, ma lo scorso anno è stato sancito l’addio, con Cardinale che ha messo alla porta lui e Massara per affidarsi ad altri profili.
Milan, Maldini si scaglia contro Cardinale: cosa ha detto
Maldini torna a parlare e indica uno dei principali limiti del modello di società che si è dato il Milan. Le proprietà straniere, dice, non hanno competenza su determinati aspetti calcistici.
![Milan, Maldini contro Cardinale](https://www.corrieresardo.it/wp-content/uploads/2024/06/Cardinale-Corrieresardo.it-28062024.jpg)
Nel corso del podcast ‘AKOS’, di Luca Gemignani, Maldini non ha nominato Cardinale, ma ha spiegato chiaramente cosa a suo parere dovrebbe fare un proprietario di un club e non ha fatto invece lui. “Bisogna supportare ragazzi molto giovani che si trovano a gestire una pressione molto difficile da sostenere – ha dichiarato – Ma è un problema che non vogliono affrontare e non hanno gli strumenti per farlo. L’importanza di un supporto morale è fondamentale, intangibile come dico sempre io. Non puoi spiegarla ad un proprietario con un foglio excel. Il successo non è una formula magica, chi lo ha avuto lo sa. Ma questo è fuori dalla portata della comprensione di un proprietario“.